H2O La Favola


H2O la Favola

L’oracolo è e sarà sempre femmina. La Fonte. Ask her, wat..ever you need to ask. Ricordati sempre che siamo fatti al 95% di acqua, e non ho detto Coca Cola. E allora: << Ora et Labora >> e lascia fluire in un continuo rituale giornaliero… Proprio ieri ho cambiato uno dei miei nomi, Carlo – anagrammato fa oracl – in Dario, dove rio sta per fiume, mentre da ha il doppio significato di dare - imperativo – e di moto a luogo: dal fiume a me. Ma se la fonte è Lei, tu chi mai potrai essere se non una spia… ed illuminare il mondo, il tuo mondo, ragazzo. Un faro. Solo un faro potrai essere al massimo se cerchi la saggezza, stay still dicono gli inglesi, e il saggio distilla, perle di saggezza… immobile. Lasciala scorrere, ragazzo. Se vuoi tutto, lascia che Lei famelica raggiunga l’oceano, e si perda tra il fluttuare dei …cavalloni. Lasciala libera, e inizierai a sentire gli usignoli cantare. Ulisse si legò all’albero della nave per resistere al canto delle sirene, ma ricorda, tu sei il faro, non hai bisogno di legarti: osserva i flutti, lasciati accarezzare dal vento… e ascolta. La solitudine diventerà la tua amante segreta e ti sussurrerà nell’orecchio: << this is the meaning of workout >>. Lascia fluire in un continuo rituale giornaliero e sentirai Lei sussurrare all’orecchio: << questo vuol dire vivere l’attimo fuggente >>. E solo quando non sentirai più la sua voce sussurrarti l’ennesimo segreto, solo allora, cogli l’attimo e lascia il faro, ma ricorda: don’t ask the water.









Occasione sprecata.

Una volta, un uomo di modeste condizioni, mentre si trovava sulla riva di un fiume, lamentandosi della situazione d’indigenza nella quale languiva da tanto tempo, vide arrivare verso di lui, galleggiando sull’acqua, del cibo trasportato dalla corrente. Che meraviglia! Il giorno seguente, alla stessa ora, il fenomeno si ripeté nuovamente. E così per tutti i giorni successivi. << Sia lodato Dio! >>, esclamò l’uomo. << Egli ha certo udito i miei lamenti! >>. Mentre masticava l’ultimo boccone, un pensiero lo colse all’improvviso: << Ma sarà proprio Dio a inviarmi quotidianamente il cibo? Sono curioso di sapere se le cose stanno veramente in questo modo! >>. Decise quindi di risalire il corso del fiume. Dopo un giorno di cammino costeggiando la riva, giunse fino ad un castello ove si trovava prigioniera una principessa. << poiché hai rotto l’incantesimo che mi teneva incatenata >>, disse la principessa, <<puoi pormi qualsiasi domanda alla quale risponderò. Una qualsiasi domanda! >>. << Vorrei sapere >>, chiese senza esitazione l’uomo, << com’è possibile che ogni giorno, quasi alla stessa ora, mi giunga del cibo lungo il fiume. È forse un miracolo? >>.  << caro amico >>, rispose la principessa, << non si tratta di un miracolo, ma degli avanzi del mio pasto quotidiano che getto ogni giorno nel fiume e che, trasportati dalla corrente, giungono sino a te! >>. Solo dopo aver ricevuto la risposta, l’uomo si rese conto di quanto fosse stata inutile la sua domanda e di come avesse sprecato la sua occasione.

Da: Il Dito e la Luna, insegnamenti dei mistici dell’Islam di L. Magi


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