Un Tempo ...Reale


Un Tempo …Reale

Essere per Avere o Divenire? Oggi si usa dire “ in tempo reale” per indicare che un evento accade in quel momento: come se fosse in realtà un evento eccezionale... Cioè non siamo più abituati a considerare che le cose accadano nel presente ma molto spesso pensiamo che molti di questi eventi siano accaduti in un tempo passato e noi ne stiamo vivendo solamente le conseguenze. E gli esempi in una società tecnologica come la nostra abbondano:
  • ·         guardando la tv noi diamo sempre per scontato che il programma che stiamo vivendo è stato ”girato” alcuni giorni prima in uno studio. E non che tutto stia avvenendo qui nel salotto della nostra casa... 
  •       Così come quando vediamo un film sappiamo in fondo al nostro cuore che è stato girato mesi prima in altri luoghi e nulla stia avvenendo in quella sala tranne che l'esercizio statico della visione da parte nostra di un evento tecnologico su uno schermo… gigante. 
  •     Anche quando leggiamo un libro, e tutto nacque proprio con la letteratura, nel nostro cuore rimane ferma all'idea che si tratta di un esercizio della fantasia, e che solo la fantasia viaggia nel tempo… senza portarmi nessun frutto tangibile. Ma come vedremo tutto ciò è falso.

Per più di 4 milioni di anni, da quando è apparso e si è sviluppato su questo pianeta sostenendosi cacciando e raccogliendo, l'uomo viveva in un eterno presente dove il passato non esisteva affatto, se non vagamente nel termine “esperienze del vissuto” e il futuro era …in divenire. È con l'avvento dell'era dell'agricoltura nata solamente circa 10.000 anni fa che l'uomo ha scoperto il futuro: con l'attesa per i frutti della semina cioè il raccolto. Il passato, invece, nasce in un tempo ancora successivo, e con esso il tempo come lo conosciamo noi in questa epoca, nasce con l'avvento della scrittura. Circa 3000 anni fa. Che cosa vuol dire tutto ciò? Oggi quando si entra in una libreria, si sceglie il libro sullo scaffale cercando di rispondere ad un bisogno interiore, qualunque esso sia (una domanda). Si pensa che qualcuno prima di noi si sia chiesto la medesima cosa e si cerca questo qualcuno… e puntualmente lo si trova. Il tempo di avere l'idea, trovare il tempo per scrivere, un editore, mandarlo in stampa e distribuirlo, ecco che la risposta è pronta per te, bella e confezionata al modico prezzo di € 20. E così per un film, o per un computer, un frigorifero, una televisione o un cellulare, e così via dicendo. Esiste un ideatore (il cacciatore), esiste un produttore (il contadino) ed esiste un consumatore (la preda): passato, presente e futuro della storia dell'uomo. Ma cosa significa tutto questo? In breve. Per diventare cacciatore devi saper usare il tuo intuito e allora dallo stato di preda potenziale diventerai “ideatore” del prodotto: ti emanciperai. Questa però è la cosa più difficile del mondo, è proprio sulla percezione del tempo che si dovrà agire per venire fuori dalle conseguenze, per noi nefaste, del progresso tecnologico. Il cacciatore vive nel presente, il produttore nel futuro (aspetta con ansia di incassare) ed il consumatore in un eterno passato. È tutto qui il segreto: a voi la scelta! Iniziate da consumatori a porvi la domanda corretta, cercate chi prima di voi si è posto la stessa domanda e si è dato una risposta (il vostro cacciatore), e pagate il prezzo al produttore: farete(sarete) così un ottimo investimento… Who Why When/Veni Vidi Vici.

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