Questa Leggenda ha quattro titoli:
Gli Uomini Albero
Tra Cielo & Terra
Camminando
H2O
C’erano una volta,
sulla terra e sotto il cielo,
degli uomini antichi.
Immagina il nostro pianeta più o
meno come lo conosci tu adesso e loro lì, che vivevano per secoli, per
millenni. Sì, perché non esisteva la televisione, non esistevano i libri o le
arti e c’era molto tempo per sperimentare e vivere la vita. Questi uomini
antichi erano così impegnati a vivere la vita che non avevano tempo per
invecchiare, non ci pensavano neanche. Non c’erano ne macchine, ne aeroplani e
neanche le biciclette e questi uomini erano molto forti perché camminavano
molto così impegnati ad esplorare la Terra.
Erano saggi e
padroneggiavano le mille tecniche. Avevano imparato molto presto ad essere
liberi: avevano da prima imparato a non dipendere dalle donne e quindi grazie a
ciò avevano imparato ad amare; e quindi grazie a ciò avevano imparato a non
dipendere ne dal cielo ne dalla terra; e così grazie a ciò non dipendevano più
dai loro frutti: il cibo. Completamente liberi e completamente felici…
Erano capaci, con le loro
conoscenze, di sperimentare la condizione di qualsiasi animale o pianta. Se
solo avessero voluto si sarebbero potuti trasformare in qualsiasi cosa. Avevano
il potere.
Vivendo però così a lungo e
diventando sempre più “indipendenti”, cominciarono a sentirsi soli e annoiati.
Oltretutto dipendevano ancora dall’acqua e ne diventavano sempre più
ossesionati…
Un giorno allora, i più anziani,
si riunirono per cercare di trovare una soluzione al problema della noia &
solitudine e alla dipendenza dall’acqua.
La soluzione non tardò ad
arrivare, i saggi decisero all’unanimità che ci si sarebbe dovuti evolvere. E
allora decisero che una volta raggiunta la libertà in vita, dopo diecimila anni
di vita da uomini liberi, ci si sarebbe trasformati in Alberi. Gli alberi
avrebbero tenuto in comunicazione il Cielo con la Terra e, l’Universo intero
li avrebbe ringraziati per questo con un giorno di pioggia.
Così gli uomini antichi scelsero
una volta per tutte, invece di vagare per il mondo in cerca di acqua, sia pure
“semi-liberi”, di evolvere ad un livello superiore e diventare alberi:
avrebbero così assunto il Nobile Ruolo, permettendo così all’Universo intero di
evolvere.
Grazie al sacrificio degli
uomini-albero, oggi noi possiamo riposarci all’ombra di una quercia; nutrirci
dei frutti di un arancio o scaldarci alla luce di un Fuoco…
Aspettando anche noi di evolvere
e diventare “uomini liberi”.
Ma questa è una storia antica e
segreta: non vi venga in mente di raccontarla agli scienziati o agli studiosi,
o tanto meno ai teologi. No, è assolutamente vietato. Soprattutto perché
sarebbe solo un sacrilegio pensare che l’evoluzione dell’uomo possa essere un
Albero… pensate se un uomo possa vivere più di diecimila anni o se possa
liberarsi dalla dipendenza del cibo … o delle donne?
No, meglio tacere e fare finta di
sapere che siamo noi, che deriviamo dalla scimmia, i più evoluti. E che l’età media
è di 80 anni; e che senza cibo si muore e senza donne non si nasce (le due cose
sono strettamente collegate, meditate gente meditate).
Ma ora che sapete la verità sugli
uomini-albero ricordate: la
Verità è sempre un segreto per pochi eletti. Nessuno sa
infatti, se non ha mai “parlato” con un uomo-albero, che il vento-cielo parla
con il Centro della Terra grazie all’ondeggiare di mille foglie come mille
telegrafi. E che la terra bagnata dall’acqua risponde al Sole tramite la
fotosintesi clorofilliana [dietro ai paroloni si nasconde alle volte un mondo
intero].
E ricordiamoci ogni volta che
piove, che l’Universo ringrazia gli uomini-albero con un giorno di pioggia.
In Memoria
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